Distanze apparenti: mostra personale di Pamela Toselli

Evento: Inaugurazione della mostra
“Distanze apparenti”, personale di Pamela Toselli
Quando:
Venerdì 3 giugno, ore 18:30
Dove: La Terza Stanza
Piazza Matteotti 7b, Budrio
Articolo di Pamela Toselli
A dieci anni, al termine della mia prima visita ad una galleria d’arte, rimasi folgorata da una stampa di Marc Chagall: era completamente allagata di un blu mai visto prima. Quell’incontro inatteso aveva acceso in me la meraviglia.
Ripensando a questo episodio della mia infanzia, a distanza di anni, mi sono resa conto di quanto i colori abbiano influenzato la mia vita e del perché proprio il loro linguaggio sia diventato nel corso degli anni lo strumento con il quale riesco ad esprimermi nel modo più autentico. Non solo, ho anche compreso quanto l’arte si sia sempre presa cura di me fin da quel giorno.
L’ARTISTA
Nata a Bologna nel 1974, mi diplomo al Liceo Artistico Arcangeli nel 1992 e in seguito alla Scuola Superiore di Disegno Anatomico dell’Università Degli Studi di Bologna come illustratore medico-scientifico nel 1997. Negli anni successivi, lavoro nella grafica industriale, editoriale e nel commercio e continuo a mantenere vivo il mio legame con l’arte attraverso un curioso vagabondaggio creativo, che nel 2013 mi porta a scoprire il mondo della pittura intuitiva: è una rivelazione.
Il nuovo approccio istintivo e centrato sull’improvvisazione, guidandomi all’esplorazione della creatività innata dà una direzione alla mia piccola rivoluzione personale: segna l’inizio di quel dialogo interiore che nel tempo diventerà più intenso e vivace e che stravolgerà la mia visione artistica ed espressiva.
Per me improvvisare vuol dire centrare la creazione sul presente, sul gesto spontaneo, sul “fare” senza aspettative, privandolo del mio giudizio, senza seguire né metodi né modelli. In questo modo trasformo l’incertezza in una costante con un processo di apertura e inclusione, dove non scarto nulla ma imparo a scegliere.
La superficie su cui creo, non è più spazio da usare, occupare o riempire ma diventa spazio di gioco e scoperta; come fosse un luogo da abitare con attenzione e in cui muoversi liberamente senza piani prestabiliti. È accogliente e allo stesso tempo sfidante, perché invita a superare i propri limiti e abitudini, sprona a rimanere curiosi e a guardare avanti. Qui l’errore e l’imprevisto non sono visti come ostacoli ma diventano parte del flusso creativo stesso, si trasformano in porte aperte su infinite possibilità.
Questo è il mio spazio di racconto, dove azzerando i rumori di fondo imparo continuamente dall’ascolto di me stessa e con fiducia affido emozioni e grovigli ai colori, ai segni, alle forme e soprattutto all’inaspettato.
Così senza che me ne renda conto la meraviglia si riaccende e ciò che accade dentro e fuori di me entra liberamente in questo spazio, diventando parte lentamente di quel racconto in ogni sfumatura come in ogni graffio.
Ho preferito dividere i lavori in serie e assegnare una numerazione progressiva a ognuno, anziché veri e propri titoli, sarebbe come mettere un’etichetta a un pezzetto di presente che non esiste più e che ho già lasciato andare.
Ad oggi le serie sono tre: Esperienze, IMPRO e Suggestioni.
Esperienze: va inteso come esperimenti di creatività. In ogni lavoro ho inserito spesso una variabile nuova, ad esempio l’uso dell’acqua o mascherature con carta gommata. I lavori sono realizzati con pastelli morbidi, pigmento puro che sulla carta torna ad essere polvere. Questo fa sì che mantengano la loro trasparenza, delicatezza e luminosità. Lavoro sia su carta da pastello che su carta da schizzo, quest’ultima la preferisco per la sua tonalità calda, la versatilità e la resistenza che mi dà la possibilità di “maltrattarla”.
La carta da pastello invece trattiene il pigmento e l’aspetto del colore è più coprente e “vellutato” ma richiede un lavoro più complesso.
IMPRO: sta per “improvvisazioni”, sono lavori di piccole dimensioni, realizzati di getto e in un breve spazio di tempo, con pastelli ad olio su carta da schizzo e su tela. I pastelli ad olio sono duttili e malleabili, lasciano una grande libertà di espressione e si prestano facilmente all’approccio spontaneo. Possono essere usati su più strati e lavorati con spatole e utensili per creare graffi, solchi, incisioni e raschiature.
Suggestioni: sono i lavori più recenti e di piccole dimensioni, realizzati con pastelli morbidi su carta da schizzo. Sono piccole storie delicate e intime, dove emergono spontaneamente dettagli più definiti che possono suggerire richiami al mondo botanico.
LA MOSTRA: DISTANZE APPARENTI
Questo titolo per una eventuale esposizione, mi ronzava in testa da tempo dopo essermi imbattuta in una frase di Eraclito:
“Da elementi che discordano si ha la più bella armonia”
I miei lavori a prima vista possono sembrare molto diversi tra loro, perché sfuggono alla ripetitività, quindi distanti gli uni dagli altri; ma visti nell’insieme, c’è sempre un elemento che li accomuna: l’armonia.
Per quanto si ritrovino accostamenti azzardati e inattesi, questi trovano uno spazio di dialogo aperto e accogliente dove essere perfetti insieme.
Ecco quindi che le distanze si azzerano e si è ripagati forse non dalla più bella delle armonie ma probabilmente dalla più insolita e inaspettata.
L’inaugurazione si svolge all’interno della rassegna Summer Wind.
I lavori di Pamela Toselli rimarranno esposti presso La Terza Stanza a Budrio fino al 30 settembre 2022.
C'è 1 comment
Add yours